Quarta edizione del Premio Mameli

Quarta edizione del Premio Mameli

Si è svolto, il 18 Ottobre 2025, nella splendida cornice del “Convitto Nazionale Amedeo di Savoia Duca d’Aosta” di Tivoli, la Quarta edizione del Premio Mameli, organizzato da ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali con il supporto dell’ Accademia Ergo Cantemus di Tivoli, dei Lions D’Este Tivoli Guidonia, della Fondazione Cas’Aglea e dell’Hotel Cristallo Relais di Tivoli.

Quarta edizione del Premio Mameli

Il Premio Mameli è un riconoscimento nato per celebrare e promuovere le eccellenze della cultura italiana in tutte le sue forme. Un appuntamento che, anno dopo anno, ha conquistato un ruolo di primo piano nel panorama culturale nazionale, distinguendosi per la capacità di dare voce a chi difende e rinnova i valori della nostra identità.

Il Premio prende il nome dal poeta e patriota del Risorgimento Goffredo Mameli , autore del testo de “Il Canto degli Italiani”, oggi Inno nazionale, e figura simbolo dell’amore per la patria e della lotta per l’unità d’Italia. Morto a soli ventuno anni, durante la difesa della Repubblica Romana del 1849, la sua breve ma intensa vita rappresenta l’unione tra arte, impegno civile e sacrificio per la libertà, valori che il Premio intende riconoscere e celebrare anche oggi.

L’istituzione di questo premio risponde alla necessità di premiare le eccellenze della cultura italiana che non sempre trovano spazio nei circuiti più noti, offrendo una vetrina indipendente a chi mantiene viva la capacità critica e creativa. Il Premio Mameli non è solo un concorso, ma un invito a riflettere sul ruolo dell’arte, della parola e dell’informazione come strumenti di libertà e coesione nazionale.

Organizzazione

L’organizzazione del Premio è stata affidata, come consuetudine, ad un membro della Direzione Nazionale ENAC. In questa edizione è stato il Dott. Fabrizio Arcangeli, che ricopre anche il ruolo di segretario nazionale, a gestire l’evento nel quale ha coinvolto eccellenze del territorio come Luana Frascarelli, Giuseppina Cofini, Paolo Rosicarelli e Giancarlo Di Virgilio.

Nel corso della manifestazione sono intervenuti personaggi pubblici come il Mons. Luigi F. Casolini di Sersale, che ha benedetto l’evento, il giornalista TV Anthony Peth, conduttore della manifestazione, il vice sindaco di Tivoli Giorgio Strafonda in rappresentanza del comune ospitante il Premio ed il sindaco di Ciciliano, Massimiliano Calore, da sempre impegnato nella promozione della cultura.

A consegnare i premi e leggere le motivazioni sono stati i presidenti di giuria Silvia Filippi, in sostituzione del maestro Francesco Zero, Bruno Laganà, la dott.ssa Franca De Santis di concerto con il dott. Fabrizio Arcangeli, segretario nazionale ENAC e il dott. Maurizio Abbate, presidente nazionale ENAC

Finalisti e vincitori del Premio Mameli 2025

In ordine di Categoria, i vincitori e i finalisti della Quarta edizione del Premio Mameli.

Vincitore categoria Arte

Alessio Deli: la cui scultura è un’esperienza di sublimazione della materia, un viaggio nella memoria con lo sguardo rivolto al futuro, secondo l’insegnamento dei grandi Maestri.

Finalisti categoria Arte

Enrica Capone: artista sensibile, attenta sperimentatrice, che plasma la materia e le sue tele come trame di fili di seta, come un merletto, un ordito, un affresco secolare che si manifesta indelebile e presente nella nostra memoria, nei nostri occhi ed al nostro tatto.

Federica Spada: per il suo percorso artistico che, dal figurativo all’astratto, diventa viaggio interiore: una ricerca profonda di sé stessa capace di andare oltre la superficie per raggiungere l’essenza dell’essere umano, in un autentico processo di liberazione

Vincitore categoria Biofilia

Andrea Fantoma: un medico la cui vita è stata spesa nella vocazione del sociale a protezione della vita degli italiani. Autentico difensore della vita ha scritto e promosso leggi, progetti e libri contro le tossicodipendenze salvando centinaia di persone in overdose.

Finalista categoria Biofilia

Michela D’Adamo Bhatt: per il libro “Sto bene, grazie” la cui storia è di un viaggio, fra i Continenti, nella terapia e nell’approfondire il ruolo del paziente, del farmaco e della medicina tradizionale.

Vincitore categoria Letteratura

Marco Panella;: per il libro “Io sono Elettra” in cui racconta una storia d’amore tra Guglielmo Marconi ed il suo panfilo Elettra. Storia emozionante e poetica di un grande italiano e celebre inventore tra storia ed intimità con la sua Elettra.

Finalista categoria Narrativa

Chiara Luzi: per il libro “Tamara de Lempicka: oltre l’apparenza” capace di far luce sui suoi aspetti più oscuri ed enigmatici, tramite un’inedita lettura di fatti della storia personale dell’artista e un’analisi delle sue opere, che ripercorrono la sua vita dall’Europa all’America.

Vincitore categoria Saggistica

Franco Battaglia: per il libro ”Cara Giorgia, e se avesse ragione la Russia?” capace di spiegare con chiarezza e da una prospettiva equidistante i termini del tra conflitto Russia e Ucraina. Un invito ad una riflessione pacifica, in un viaggio fra passato e futuro, per ricordare a tutti che la cooperazione e la fiducia fra Russia e Ucraina è ancora possibile.

Vincitore categoria Tradizione

Comune di Esanatoglia : per aver custodito e valorizzato con rara coerenza il patrimonio storico, artistico e spirituale dell’Italia più autentica. Un esempio virtuoso di comunità che resiste all’omologazione, che celebra la bellezza del dettaglio, e che restituisce alla parola “patria” il suo significato più profondo: luogo dell’anima, della memoria e del futuro.

Finalisti categoria Tradizione

Gianluca Marletta: che con il libro “Odissea. La storia di tutte le storie” compie un viaggio che non è solo letterario, ma spirituale, antropologico e simbolico, capace di restituire al mito fondativo dell’Occidente una voce nuova, profonda e necessaria.

Valentina Ferranti: che con il libro “Odissea. La storia di tutte le storie” compie un viaggio che non è solo letterario, ma spirituale, antropologico e simbolico, capace di restituire al mito fondativo dell’Occidente una voce nuova, profonda e necessaria.

Davide Tosca: per aver incarnato, con rara coerenza e passione, il senso più profondo della comunità, della tradizione e della militanza culturale. Un maestro di spirito, un costruttore di legami, un cantore dell’identità.

Vincitore categoria Speciale

Tonino Boccadamo: per il prezioso ed infaticabile contributo culturale, imprenditoriale e umano, quale segno tangibile di dedizione e di onore verso l’Italia e della comunità nazionale.

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