Convegno bullismo cyberbullismo e dipendenze tecnologiche

Convegno bullismo cyberbullismo e dipendenze tecnologiche

Si è tenuto a Rapallo,  organizzato da Crismer La Pignola in collaborazione con Andrea Bocca del Comitato Genitori Istituto Comprensivo Rapallo-Zoagli ed il Comune di Rapallo, il Convegno bullismo cyberbullismo e dipendenze tecnologiche, ha visto fra i relatori poliziotti ed esperti del settore.

Convegno bullismo cyberbullismo

Il convegno Bullismo, cyberbullismo e dipendenze tecnologiche ha permesso a genitori ed insegnanti, nonché ai numerosi giovani presenti in sala, di capire alcune dinamiche che stanno dietro al fenomeno del bullismo. Inoltre sono state affrontate le spinose questioni legate alla dipendenza tecnologica.

Secondo le recenti statistiche oltre la metà delle persone controlla il telefono «oltre 200 volte al giorno». L’83 per cento «legge le email di lavoro durante la notte». Il 37 per cento, sempre di notte, non si fa scappare le notifiche.

L’organizzatore Crismer la Pignola conferma che: “La tecnologia non è uno strumento ma un ambiente in cui i nostri figli abitano. Dare un cellulare in mano a un bambino è come dargli un’arma, è come farlo uscire con uno sconosciuto. Non possiamo da genitori far finta di niente”.

Tra i relatori la prof.ssa Tina Chiariello, presidente dell’associazione Eligere (affiliata ENAC) ha spiegato, in modo chiaro e conciso, in che modo i docenti devono intervenire nei casi di bullismo all’interno degli istituti scolastici.

Dipendenze tecnologiche

 

Il dott. Maurizio Abbate, presidente ENAC, ha ribadito la necessità di contrastare le dipendenze tecnologiche tramite un ritorno alla vita reale appannaggio di molti giovani che si rinchiudono all’interno di un modo fittizio qual è quello digitale. A tal fine, ha ribadito, ENAC ha recentemente stipulato un protocollo d‘intesa con Egames Italia al fine di spingere i giovani ad uscire dall’isolamento generato dai social network e dai giochi online.

In una sala piena di giovani, si è precipita la volontà di tornare a mettere la vita reale in primo piano rispetto a quella virtuale. La lotta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo  parte proprio dalle giovani generazioni, che si trovano in prima linea ad affrontare il problema.

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